"Non più reticolati nel mondo" Lo studio dell' Internamento come strumento per contrastare la violenza e la violenza bellica, in ogni tipo di società del secolo breve e del secolo in corso.. Come base di studio per affrontare il problema delle migrazioni e dello spostamento di massa delle popolazioni. E' spazio di ricerca su questi temi del CESVAM - Istituto Nastro Azzurro ( Massimo Coltrinari) info:centrostudicescam@istitutonastroazzurro.org
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lunedì 23 dicembre 2019
sabato 21 dicembre 2019
Una propaganda irreale.
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
L'APPELLO DI KESSERLING AI SOLDATI ITALIANI
E’
interessante notare che in nella prospettiva di invogliare i soldati italiani ad entrare nelle fila tedescheKesserling rivolge un appello ai
soldati italiani nel quale, oltre a stigmatizzare il comportamento del governo
italiano, demonizzava le truppe anglo-americane, le quali non si sarebbero
fermate davanti a niente né di fronte al patrimonio artistico-culturale
dell’Italia né davanti alle famiglie, alle mogli ed alle figlie degli italiani
e quindi occorreva aiutare i tedeschi a fermarle. Kesserling non esitò a
parlare di nausea e ripugnanza verso il governo dei traditori dell’alleanza
italo-tedesca, e sottolineò che in conseguenza i soldati non erano più
vincolati al giuramento prestato al Re e quindi avrebbero potuto combattere con
i tedeschi che avevano le armi più efficaci e belle del mondo, tutto per una
Italia libera e bella. Un tedesco che parla in questi termini può solo lui
sperare di essere seguito e, come ben noto, questo tipo di propaganda non ebbe
alcun effetto sugli italiani che ne rimasero completamente indifferenti, anche
se in molte coscienze vi erano molti dubbi.
sabato 14 dicembre 2019
Il disarmo nell'Italia settentrionale: 415.682 soldati disarmati su 480.000
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Il
14 settembre 1943 le operazioni di disarmo nell’Italia settentrionale si può
dire che erano giunte al termine.
Il Gruppo di Armate B aveva catturato 8790
ufficiali, 339.1000 sottufficiali e militari di truppa, dei quali 96500 erano
già stati trasportati nel Reich tedesco,.
Nella relazione conclusiva il Gruppo
di Armate B indica nel dettaglio e con la massima precisione il numero degli
soldati del Regio Esercito disarmati nell’arco di tempo che va dall’8 al 21 settembre 1943.
Erano stati disarmati
82 generali, 13.000 sottufficiali e 402600 sottufficiali e militari di truppa
per un totale di 415.682. Secondo i calcoli tedeschi nel nord Italia e nella
Francia meridionale erano stanziate 20 divisioni italiane per un totale di
480.000 uomini.
Quindi erano sfuggiti alla cattura oltre 65.000 soldati, per la
maggior parte intenti a raggiungere le loro case, mentre una piccolissima
minoranza a nascondersi oppure a raggiungere posti sicuri. Certamente non a
raggiungere formazioni di ribelli in montagna perché nel mese di settembre
queste non esistevano oppure erano solo nelle intenzioni di pochissimi capi.
martedì 10 dicembre 2019
QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO N. 1 DEL 2019 SOMMARIO E NOTA REDAZINALE
SOMMARIO
Anno
LXXX, Supplemento XI, 2019, n. 1,
11°
della Rivista “Quaderni”
indirizzo:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
Editoriale
del Presidente. Carlo Maria Magnani: …………………………………………………
….Pag.5
In
vista della Giornata del decorato. Torino 5-6 aprile 2019……………………………………………………Pag.5
IL MONDO DA
CUI VENIAMO: LA MEMORIA
APPROFONDIMENTI
Alessia Biasolo, La causa
dello sfacelo secondo Mussolini………………………………………………..…..Pag. 11
Massimo Coltrinari, La battaglia di Caporetto e la promessa
del Re. La questione agraria
Una storia
italiana…………………………………………………………………………..…………....
Pag.15
DIBATTI
Marco Gioacchini, Considerazioni sul contributo degli I.M.I. all’industria
tedesca:1943-1945 ……….... Pag.23
Giovanni Cecini, Il
militare Alberto Sordi di celluloide. ”La Grande Guerra e “Tutti a casa”……………. Pag.49
ARCHIVIO
Massimo Baldoni, Manfredo Fanti, dalla congiura conto il Duca
a fondatore del Regio Esercito Italiano.. Pag.61
MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Chiara Mastrantonio, Il sacrario delle Fosse Ardeatine. Una
lettera interessante.……………………….... Pag.73
Posteditoriale: Antonio Daniele, Il
…………………………………..…………………………………………….Pag. 91
IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’
DI OGGI
GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
Antonio Trogu, Civil-military cooperation: Definition. Purpose ad
Situation…………………………………….……Pag. 95
SCENARI, REGIONI, QUADRANTI
Federico Salvati, Chi ha paura dell’orso Russo? (parte I)………………………...................................………………Pag. 103
Segnalazioni Librarie. ……………………………..…………………………………….……………...………... Pag.111
Autori. Hanno collaborato a questo
numero.…………....…………………………………………………………..Pag.112
Articoli di Prossima
Pubblicazione…………………..……………………………………………….…………… Pag.112
•
CESVAM NOTIZIE
Centro Studi sul Valore
Militare……………………………………………..…………………………..………………….Pag. 113
•
I “Quaderni on Line”, Supplemento on
Line, Anno 6°, VIII, 2018, Settembre 2018, n. 33……………………… Pag.117
I “Quaderni on Line”, Supplemento on
Line, Anno 6°, IX, 2018, Ottobre 2019,
n. 34…………………….………..Pag.118
I “Quaderni on Line”, Supplemento on
Line, Anno 6°, X, 2018, Novembre 2019, n. 35………………………….. Pag.121
PER FINIRE
Massimo Coltrinari, Il Valore Militare attraverso le
Cartoline Militari ed oltre…...
Nota redazionale
L’inizio di
ogni anno è sempre utile per tracciare un programma preventivo di quanto si
vuole fare in merito alle attività editoriali del CESVAM. Iniziamo con la
Rivista, questa rivista, QUADERNI del Nastro Azzurro che sta attraversando un
momento di crescita tanto interessante quanto difficile. Si è adottata per lei
una linea editoriale basata sui contributi dei frequentatori del Master di 1°
Liv. in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960. Il Master ha preso avvio in
questi mesi e promette bene, ma ancora i frequentatori sono nella impossibilità
di collaborare con la rivista. Si pensa che lo saranno al memento della
richiesta della Tesi, che presumibilmente avverrà dopo l’estate prossima in
quanto la sessione autunnale di discussione sarà a novembre. Per quella data
forse avremo i primi contributi. Quindi fino al n. 4 del 2019 è difficilmente
prevedibile contributi dei frequentatori. Quindi la line editoriale sarà quella
fin qui adottata, volta a focalizzare alcuni aspetti del Valore Militare come
fattore immateriale di ogni strategia. Nel frattempo è in pieno approntamento
il n. 3 del 2019 che sarà dedicato completamente alla presentazione delle
attività del CESVAM, che attualmente attivano quindici comparti.
Altra
indicazione che si vuole fare è la partecipazione del CESVAM a due principali
attività che la Presidenza del Nastro Azzurro ha in animo di attuare: La
Giornata del Decorato a Torino il prossimo 5 aprile e il 6° Incontro “Avversari
ieri, amici oggi” che si terrà in Italia nel mese di giugno. Il CESVAM vi
parteciperà, a concorso delle attività con un convegno, come prassi, per la
Giornata del decorato, che sarà la continuazione come tema scientifico di
quello della Giornata del Decorato 2018, ovvero sarà dedicato allo studio del
valore militare e la crisi armistiziale del settembre 1943. Per l’incontro con
gli amici della Croce Nera d’Austria è in programma una conferenza dedicata
all’opera di ricostruzione del Regio Esercito all’indomani della fine della
grande guerra per il ripristino degli argini dei fiumi e delle strade e dei
ponti, sia ordinari che ferroviari per riportare alla regolarità la viabilità
sconvolta dalle operazioni di guerra.
Sotto il
profilo della pubblicazione di volumi, in questa primavera dovrebbero vedere la
luce il volume dedicato al 1866, dal titolo “Quattro Battaglie per il Veneto”,
dedicato alla Storia del Risorgimento, il primo volume dedicato alle operazioni
sul litorale laziale, ovvero allo sbarco di Anzio, e ai volumi dedicati alle
leggi raziali del 1938, oltre al completamento del Dizionario minimo della
Grande Guerra.
Una
prospettiva, quella descritta, estremamente impegnativa, che vede il CESVAM
impegnato in tutte le sue risorse. E’ un aspetto, questo, di interpretazione
operativa dell’Istituto del Nastro Azzurro come ente morale, ovvero come quel
soggetto che si adopera per diffondere nella società i valori raccolti nello
Statuto. Rimane sullo sfondo l’altro aspetto, quello
associativo-combattentistico, che viene lasciato completamente in mano alle
attività delle altre componenti dell’Istituto, prime fra tutte le Federazioni
Regionali.
lunedì 9 dicembre 2019
giovedì 5 dicembre 2019
La triste sorte dei prigioni inviati all'est
LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
La disposizione di Hitler del 12 settembre volta a punire i militari italiani che avevano consegnato armi ai ribelli coinvolse almeno 10.000 soldati italiani che furono inviati come “schiavi
militari” all’est, che non furono internati in Germania ma messi a disposizione
dei Comandi tedeschi operanti nel fronte orientale La loro sorte è praticamente sconosciuta, ma si ha il dato che questi militari furono travolti dalla avanzata dell'Armata Rossa che che più della metà non ebbero salva la vita o non rientrarono in Italia
Approfondimento su Gerard Schreiber, I Militari Italiani Internati nei campi di concentramento del Terzo reich 1943-1945. pag. 424-427.
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