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mercoledì 23 dicembre 2015

Una lettera per ricordare chi ha sofferto in progionia


Da sua figlia, Elisa Buonacini, sono state trascritte le pagine del diario di prigionia del Padre Ernesto Bonacini, che qui riportiamo, di un Natale trasconrto dietro i reticolati in Germania

Sono pagine che suscitano emozioni particolari e che è giusto condividere in questi giorni con tutti


NATALE 1943 - STAMMLAGER IV B ZEITHAIN

(dal diario di guerra e prigionia di Ernesto Bonacini)


Auspicando (utopicamente) un mondo senza più confini e reticolati e...senza più guerra !!!

“Il cielo è grigio: il nevischio si abbatte al suolo per proseguire più oltre raggruppato in una nuvoletta tutta bianca. Il vento a ..ciuffi, ostacolato nella sua folle corsa dal fitto intralcio di reticolati emette uno strano ululato quasi accompagnasse il tormento della nostra anima. Ogni cosa che ci circonda ha assunto oggi per noi un non so che di intimo, di familiare, di accogliente: è Natale!

Non esistono rancori oggi nè vendette, i nostri festeggiano anche loro questa grande festa, tutte le sofferenze sono dimenticate e il perdono a coloro che ci hanno fatto tanto male esce spontaneo dal nostro cuore.

Una nostalgia senza pari tutti ugualmente colpisce e intorno a noi non ci non sono che le persone più care, che ci invitano ad essere forti e ed a superare con religiosa rassegnazione tutti i disagi che ancora avremo da superare. Tanto lontani dalle nostre case ma così a loro vicino il nostro cuore. “


Prima pagina del Diario di Prigionia di Ernesto Bonacini

ERnesto Bonacini. Soldato In Grecia