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sabato 21 dicembre 2019

Una propaganda irreale.


LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943


L'APPELLO DI KESSERLING AI SOLDATI ITALIANI

E’ interessante notare che in nella prospettiva di invogliare i soldati italiani ad entrare nelle fila tedescheKesserling rivolge un appello ai soldati italiani nel quale, oltre a stigmatizzare il comportamento del governo italiano, demonizzava le truppe anglo-americane, le quali non si sarebbero fermate davanti a niente né di fronte al patrimonio artistico-culturale dell’Italia né davanti alle famiglie, alle mogli ed alle figlie degli italiani e quindi occorreva aiutare i tedeschi a fermarle. Kesserling non esitò a parlare di nausea e ripugnanza verso il governo dei traditori dell’alleanza italo-tedesca, e sottolineò che in conseguenza i soldati non erano più vincolati al giuramento prestato al Re e quindi avrebbero potuto combattere con i tedeschi che avevano le armi più efficaci e belle del mondo, tutto per una Italia libera e bella. Un tedesco che parla in questi termini può solo lui sperare di essere seguito e, come ben noto, questo tipo di propaganda non ebbe alcun effetto sugli italiani che ne rimasero completamente indifferenti, anche se in molte coscienze vi erano molti dubbi.

sabato 14 dicembre 2019

Il disarmo nell'Italia settentrionale: 415.682 soldati disarmati su 480.000

LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943


Il 14 settembre 1943 le operazioni di disarmo nell’Italia settentrionale si può dire che erano giunte al termine. 

Il Gruppo di Armate B aveva catturato 8790 ufficiali, 339.1000 sottufficiali e militari di truppa, dei quali 96500 erano già stati trasportati nel Reich tedesco,.

Nella relazione conclusiva il Gruppo di Armate B indica nel dettaglio e con la massima precisione il numero degli soldati del Regio Esercito disarmati nell’arco di tempo che va dall’8  al 21 settembre 1943.
 Erano stati disarmati 82 generali, 13.000 sottufficiali e 402600 sottufficiali e militari di truppa per un totale di 415.682. Secondo i calcoli tedeschi nel nord Italia e nella Francia meridionale erano stanziate 20 divisioni italiane per un totale di 480.000 uomini. 

Quindi erano sfuggiti alla cattura oltre 65.000 soldati, per la maggior parte intenti a raggiungere le loro case, mentre una piccolissima minoranza a nascondersi oppure a raggiungere posti sicuri. Certamente non a raggiungere formazioni di ribelli in montagna perché nel mese di settembre queste non esistevano oppure erano solo nelle intenzioni di pochissimi capi.

martedì 10 dicembre 2019

QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO N. 1 DEL 2019 SOMMARIO E NOTA REDAZINALE

SOMMARIO
Anno LXXX, Supplemento XI, 2019, n. 1,
11° della Rivista “Quaderni”
indirizzo:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Editoriale del Presidente.  Carlo Maria Magnani:    ………………………………………………… ….Pag.5
In vista della Giornata del decorato. Torino 5-6 aprile 2019……………………………………………………Pag.5

IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA
          
APPROFONDIMENTI

Alessia Biasolo, La causa dello sfacelo secondo Mussolini………………………………………………..…..Pag. 11
Massimo Coltrinari, La battaglia di Caporetto e la promessa del Re. La questione agraria
            Una storia italiana…………………………………………………………………………..…………....  Pag.15

DIBATTI
Marco Gioacchini, Considerazioni sul contributo degli I.M.I. all’industria tedesca:1943-1945 ………....  Pag.23
Giovanni Cecini, Il militare Alberto Sordi di celluloide. ”La Grande Guerra e “Tutti a casa”…………….  Pag.49

ARCHIVIO
Massimo Baldoni, Manfredo Fanti, dalla congiura conto il Duca a fondatore del Regio Esercito Italiano.. Pag.61

MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Chiara Mastrantonio, Il sacrario delle Fosse Ardeatine. Una lettera interessante.………………………....  Pag.73

Posteditoriale: Antonio Daniele, Il …………………………………..…………………………………………….Pag. 91

IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI


GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE
Antonio Trogu, Civil-military cooperation: Definition. Purpose ad Situation…………………………………….……Pag. 95

SCENARI, REGIONI, QUADRANTI
Federico Salvati, Chi ha paura dell’orso Russo? (parte I)………………………...................................………………Pag. 103


Segnalazioni Librarie. ……………………………..…………………………………….……………...………...   Pag.111

Autori. Hanno collaborato a questo numero.…………....…………………………………………………………..Pag.112
Articoli di Prossima Pubblicazione…………………..……………………………………………….…………… Pag.112

                                              CESVAM NOTIZIE
Centro Studi sul Valore Militare……………………………………………..…………………………..………………….Pag. 113
                                               
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, VIII, 2018, Settembre 2018, n. 33……………………… Pag.117
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, IX, 2018,  Ottobre 2019, n. 34…………………….………..Pag.118
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 6°, X, 2018, Novembre 2019, n. 35………………………….. Pag.121

“Quaderni” on line sono su: www.valoremilitare.blogspot.com

PER FINIRE
Massimo Coltrinari,  Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre…... 

Nota redazionale

L’inizio di ogni anno è sempre utile per tracciare un programma preventivo di quanto si vuole fare in merito alle attività editoriali del CESVAM. Iniziamo con la Rivista, questa rivista, QUADERNI del Nastro Azzurro che sta attraversando un momento di crescita tanto interessante quanto difficile. Si è adottata per lei una linea editoriale basata sui contributi dei frequentatori del Master di 1° Liv. in Storia Militare Contemporanea 1796 -1960. Il Master ha preso avvio in questi mesi e promette bene, ma ancora i frequentatori sono nella impossibilità di collaborare con la rivista. Si pensa che lo saranno al memento della richiesta della Tesi, che presumibilmente avverrà dopo l’estate prossima in quanto la sessione autunnale di discussione sarà a novembre. Per quella data forse avremo i primi contributi. Quindi fino al n. 4 del 2019 è difficilmente prevedibile contributi dei frequentatori. Quindi la line editoriale sarà quella fin qui adottata, volta a focalizzare alcuni aspetti del Valore Militare come fattore immateriale di ogni strategia. Nel frattempo è in pieno approntamento il n. 3 del 2019 che sarà dedicato completamente alla presentazione delle attività del CESVAM, che attualmente attivano quindici comparti.
Altra indicazione che si vuole fare è la partecipazione del CESVAM a due principali attività che la Presidenza del Nastro Azzurro ha in animo di attuare: La Giornata del Decorato a Torino il prossimo 5 aprile e il 6° Incontro “Avversari ieri, amici oggi” che si terrà in Italia nel mese di giugno. Il CESVAM vi parteciperà, a concorso delle attività con un convegno, come prassi, per la Giornata del decorato, che sarà la continuazione come tema scientifico di quello della Giornata del Decorato 2018, ovvero sarà dedicato allo studio del valore militare e la crisi armistiziale del settembre 1943. Per l’incontro con gli amici della Croce Nera d’Austria è in programma una conferenza dedicata all’opera di ricostruzione del Regio Esercito all’indomani della fine della grande guerra per il ripristino degli argini dei fiumi e delle strade e dei ponti, sia ordinari che ferroviari per riportare alla regolarità la viabilità sconvolta dalle operazioni di guerra.
Sotto il profilo della pubblicazione di volumi, in questa primavera dovrebbero vedere la luce il volume dedicato al 1866, dal titolo “Quattro Battaglie per il Veneto”, dedicato alla Storia del Risorgimento, il primo volume dedicato alle operazioni sul litorale laziale, ovvero allo sbarco di Anzio, e ai volumi dedicati alle leggi raziali del 1938, oltre al completamento del Dizionario minimo della Grande Guerra.
Una prospettiva, quella descritta, estremamente impegnativa, che vede il CESVAM impegnato in tutte le sue risorse. E’ un aspetto, questo, di interpretazione operativa dell’Istituto del Nastro Azzurro come ente morale, ovvero come quel soggetto che si adopera per diffondere nella società i valori raccolti nello Statuto. Rimane sullo sfondo l’altro aspetto, quello associativo-combattentistico, che viene lasciato completamente in mano alle attività delle altre componenti dell’Istituto, prime fra tutte le Federazioni Regionali.

giovedì 5 dicembre 2019

La triste sorte dei prigioni inviati all'est


LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943



La disposizione di Hitler del 12 settembre volta a punire i militari italiani che avevano consegnato armi ai ribelli coinvolse almeno 10.000 soldati italiani che furono inviati come “schiavi militari” all’est, che non furono internati in Germania ma messi a disposizione dei Comandi tedeschi operanti nel fronte orientale La loro sorte è praticamente sconosciuta, ma si ha il dato che questi militari furono travolti dalla avanzata dell'Armata Rossa che che più della metà non ebbero salva la vita o non rientrarono in Italia


Approfondimento su Gerard Schreiber, I Militari Italiani Internati nei campi di concentramento del Terzo reich 1943-1945. pag. 424-427.