LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
Il
14 settembre 1943 le operazioni di disarmo nell’Italia settentrionale si può
dire che erano giunte al termine.
Il Gruppo di Armate B aveva catturato 8790
ufficiali, 339.1000 sottufficiali e militari di truppa, dei quali 96500 erano
già stati trasportati nel Reich tedesco,.
Nella relazione conclusiva il Gruppo
di Armate B indica nel dettaglio e con la massima precisione il numero degli
soldati del Regio Esercito disarmati nell’arco di tempo che va dall’8 al 21 settembre 1943.
Erano stati disarmati
82 generali, 13.000 sottufficiali e 402600 sottufficiali e militari di truppa
per un totale di 415.682. Secondo i calcoli tedeschi nel nord Italia e nella
Francia meridionale erano stanziate 20 divisioni italiane per un totale di
480.000 uomini.
Quindi erano sfuggiti alla cattura oltre 65.000 soldati, per la
maggior parte intenti a raggiungere le loro case, mentre una piccolissima
minoranza a nascondersi oppure a raggiungere posti sicuri. Certamente non a
raggiungere formazioni di ribelli in montagna perché nel mese di settembre
queste non esistevano oppure erano solo nelle intenzioni di pochissimi capi.
Nessun commento:
Posta un commento