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domenica 31 luglio 2022

Compendio 1945 III Fronte Internamento. Il Rimpatrio Il Totale dei Caduti.

 

 

Su questo fronte si deve registrare un numero che varia da 43000 a 50000 a seconda delle fonti, di cui circa 25.000 per inedia, malattie e maltrattamenti, 5000 uccisi, veri e propri omicidi autorizzati, 3000, vittime dei bombardamenti alleati, 10.000 tra gli internati costretti al lavoro obbligatorio, per via di incidenti, malattie, fame, percosse ecc. 7000 morirono sul Fronte Orientale fra gli IMI inquadrati nei Battaglioni militarizzati al seguito dell’Esercito tedesco per lo sgombero delle macerie o peer la realizzazioni di fortificazioni ed altri lavori. A questi Caduti occorre aggiungere un numero altissimo, ma imprecisato, ed impossibile da precisare, di malati che dopo il rientro in Italia morirono in conseguenza o per effetto della loro permanenza nei Lager. Se agli I.M.I. non è toccata una sorte peggiore, quale quella degli Ebrei e dei Prigionieri Russi, lo si deve alla necessità del Reich nazista di avere manodopera per sostituire decine di migliaia di lavoratori tedeschi rendendoli disponibili all’arruolamento per le forze combattenti.

mercoledì 20 luglio 2022

Compendio 1945. III Fronte. Internamento. Il Rimpatrio IV Parte

 

Il Rimpatrio fu doloroso. Nell’Italia del secondo dopoguerra, divisa dalla lotta fra i vincitori della guerra, tra il comunismo e la comunità atlantica, nel mare delle macerie, soprattutto morali oltre che materiali, gli Internati Militari in Germania e negli altri paesi europei non trovavano accoglienza. Nessuna forza politica voleva avere a che fare con loro. Nell’accusa velata erano tutti espressione di quella Gioventù Italiana del Littorio che sostanzialmente aveva sostenuto il Fascismo nella sua fase più cupa del regime. In più, come una cappa di piombo, cadeva su di loro l’inespressa accusa: perchè non avete resistito in massa al tedesco nella crisi armistiziale del settembre 1943?.Perchè cedere senza resistere le armi in cambio di promesse facilmente intuibili che mai sarebbero state mantenute? La delusione e la stanchezza della guerra non erano considerate giustificazioni valide. Non rientrò in questa situazione la reazione avuta al momento di prendere coscienza della realtà, e di opporsi al tedesco non aderendo alla Repubblica Sociale Italiana, preferendo l’inferno dei lager al rientro in Italia. Tutto allora era in divenire e la realtà troppo viva per articolarsi in forme superiori di accettazione. Gli Internati, dopo il rimpatrio, si chiusero in un silenzio sdegnato e impenetrabile e vissero i loro giorni tra tristezze, rancori e incomprensioni, tutti consci di aver speso la loro giovinezza in modo assurdo.

domenica 10 luglio 2022

Campo di Buchenwld. 1938-1940 Arrivo di Detenuti Politiici


 La Foto è estremamente significativa. I detenuti hanno tutti il cappotto e indossano un vestito borghese con giacca e cravatta. Non hanno bagaglio. L'Immagine è estremamente significativa,. Gli Oppositori al regime vanno rinchiuso per avere il massimo del consenso, peraltro estorto con la forza.



Foto, come le successive, tratte dall'UNITED Holocaust Memorial Museum
 sito: www.ushmm.org