Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

domenica 23 maggio 2021

Musei Ebraici: Bologane Lecce

 Tornano le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani.

La serie di eventi online, inaugurata sulla piattaforma Zoom lo scorso dicembre, ci conduce alla scoperta della straordinaria ricchezza del patrimonio culturale ebraico.

Ogni mese due musei per volta sono i protagonisti di un episodio e costruiscono insieme un unico racconto che ha come tema i beni culturali ebraici italiani, le persone, le famiglie, gli usi e i costumi che li accomunano. Il dialogo mette in luce l'intreccio di storie che legano una comunità all'altra.

 

Il quinto appuntamento, previsto per giovedì 27 maggio alle 18.30, è dedicato al Museo Ebraico di Lecce e al Museo Ebraico di Bologna. Al centro dell'incontro, un approfondimento sugli scavi archeologici che rivelano affascinanti storie italiane: dalla riscoperta del Salento ebraico nel Medioevo all'antico cimitero ebraico di Bologna, rinvenuto pochi anni fa in via Orfeo e custode di molti tesori, protagonista nel 2019 della mostra "La casa della vita". 

 

 

Intervengono:

 

Fabrizio Lelli - Direttore del Museo Ebraico di Lecce e Fabrizio Ghio - Archeologo

Vincenza Maugeri - Direttore del Museo Ebraico di Bologna

 

 

 

Per prenotarti premi il bottone:

 

 

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL'INIZIO DELL'EVENTO

Nell'immagine in alto la Sala Ipogea - Museo Ebraico di Lecce, in basso la ricostruzione dell'antico cimitero ebraico di Bologna, dalla mostra "La casa della vita", MEB 2019.

mercoledì 19 maggio 2021

Elisa Bonacini. L'anniversario della Liberazione del campo di Dachau

 


76 anni fa la Liberazione del Campo nazista di Dachau

il video di Ennio Borgia per le scuole

 

 

29 aprile 1945. 76 anni fa la Liberazione del Campo nazista di Dachau.

Tra i sopravvissuti il diciassettenne Ennio Borgia, il triangolo rosso cucito sull’abito consunto riciclato da altri deportati; era il segno nazista identificativo degli oppositori politici.

Catturato nel febbraio 1944 dai tedeschi nelle valli del torinese insieme ad un gruppo di partigiani  aveva trascorso lunghi mesi in prigionia nel campo, lottando per la sopravvivenza fino alla liberazione avvenuta per l’intervento delle truppe americane.

Scomparso nel maggio 2019,  la sua storia è emersa  grazie all'attività  di ricerca dell’ Associazione "Un ricordo per la Pace" che nel settembre 2011  raccolse la testimonianza nel dvd “Ennio Borgia n°69791: un sopravvissuto a Dachau”.

Il video è stato proiettato in diversi Istituti scolastici del territorio pontino in occasione dei numerosi incontri con i ragazzi; nel 2015 aveva ottenuto la concessione del logo ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione.

Appena rilevata la storia l’associazione aveva preso contatti con il Memoriale di Dachau per segnalare la presenza ad Aprilia di un ex prigioniero italiano ancora vivente. La risposta  fu immediata e calorosa. Borgia venne invitato a Dachau nell’aprile 2012 per partecipare alla cerimonie commemorative della liberazione del campo. Anche la televisione nazionale con una troupe di RAI 1 lo seguì in Germania per un servizio in Tv7 della giornalista Elisabetta Mirarchi.

Fu una forte emozione per Ennio rivedere il luogo dove si trovava la sua baracca n° 25, che ospitava in maggior parte prigionieri italiani, accolto con grande affetto dalla Città di Dachau e dal giovane Sindaco, il Borgomastro Florian Hartmann.

“Mi hanno fatto sentire un eroe!” aveva dichiarato commosso al rientro Ennio che nel viaggio della memoria era stato accompagnato dalla moglie Speranza e dalla figlia Adna.

 Elisa Bonacini  presidente di Un ricordo per la pace: “Il Covid ha falcidiato ormai anche  gli ultimi  sopravvissuti alla deportazione nazista, sempre più rari i testimoni di quel periodo tra i più oscuri della nostra storia.  Sta alle giovani generazioni portarne avanti il ricordo, ora più che mai, per contrastare intolleranze razziali, odio politico e omofobia che stanno dilagando pericolosamente nella nostra società.

Siamo orgogliosi del lavoro svolto con Ennio,  sempre disponibile a rapportarsi con i ragazzi. E ora che non c’è più il nostro video perpetuerà il suo messaggio di pace. Lieti di metterlo a disposizione gratuitamente  per le scuole che ne faranno richiesta.”

 


domenica 9 maggio 2021

Nicola della Volpe. I Militari per la Guerra Partigiana. 1943 - 1945

 


NICOLA DELLA VOLPE. I MILITARI PER LA GUERRA PAETIGIANA 1943 -1945, Roma, Società Editrice Nuova Cultura – Università Sapienza, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag. 426, ISBN 978 88 61 344785, Euro 28,

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

Il Volume documenta, con ricchezza di particolari, il contributo dei militari italiani alla Guerra di Liberazione, guerra che si è combattuta sul territorio accanto alla Campagna d’Italia, come gli Alleati chiamavano il loro impegno sul fronte italiano, e guerra sul fronte meridionale, come i tedeschi chiamavano il loro impegno per la difesa dei confini del sud del loro Reich.  Aver tracciato le origini della Guerra di Liberazione, con note relative ai Partiti Politici sorti dopo la crisi armistiziale, il CLN, e la situazione nel Paese, un capitolo è dedicato all’addestramento ed alla logistica delle forze che sono a disposizione nel Regno del Sud. Indi si descrive le operazioni prima nell’Italia centrale e la progressione verso nord, indi le operazioni nell’Italia settentrionale. Segue un preciso e puntuale capitolo dedicato alle Missioni che unità scelte operano dietro le linee nemiche sia in modo autonomo che in collaborazione con le missioni alleate. Il volume si conclude con una parte dedicata ad aspetti particolari della Guerra di liberazione (la ferocia del nemico, i rastrellamenti, eccidi, rappresaglie, i rapporti con le bande, i patrioti, la propaganda)  e alcune considerazioni come l’analisi dei meriti e riconoscimenti, l’appropriazione della Resistenza, militari e vertici militari, e la questione della frontiera orientale. In copertina la foto della Medaglia d’Oro al Valor Militare ten. Renato Del Din della Brigata “Osoppo”.

 

 Nicola Della Volpe, generale, ha prestato servizio presso l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 1974 al 2001, dove è stato Vice Direttore e ha diretto l’Archivio. E’ autore di numerose opere di Storia e iconografia militare.

 


Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Società Editrice Nuova Cultura attraverso la email:

ordini@nuovacultua.it o il sito: www.nuovacultura.it/ collane scientifiche)

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.it