76 anni fa la
Liberazione del Campo nazista di Dachau
il video di Ennio
Borgia per le scuole
29 aprile 1945. 76 anni fa la
Liberazione del Campo nazista di Dachau.
Tra i sopravvissuti il
diciassettenne Ennio Borgia, il triangolo rosso cucito sull’abito consunto
riciclato da altri deportati; era il segno nazista identificativo degli
oppositori politici.
Catturato nel febbraio 1944 dai
tedeschi nelle valli del torinese insieme ad un gruppo di partigiani aveva trascorso lunghi mesi in prigionia nel
campo, lottando per la sopravvivenza fino alla liberazione avvenuta per
l’intervento delle truppe americane.
Scomparso nel maggio 2019, la sua storia è emersa grazie all'attività di ricerca dell’ Associazione "Un
ricordo per la Pace" che nel settembre 2011 raccolse la testimonianza nel dvd “Ennio
Borgia n°69791: un sopravvissuto a Dachau”.
Il video è stato proiettato in
diversi Istituti scolastici del territorio pontino in occasione dei numerosi
incontri con i ragazzi; nel 2015 aveva ottenuto la concessione del logo
ufficiale del 70° Anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione.
Appena rilevata la storia
l’associazione aveva preso contatti con il Memoriale di Dachau per segnalare la
presenza ad Aprilia di un ex prigioniero italiano ancora vivente. La
risposta fu immediata e calorosa. Borgia
venne invitato a Dachau nell’aprile 2012 per partecipare alla cerimonie
commemorative della liberazione del campo. Anche la televisione nazionale con
una troupe di RAI 1 lo seguì in Germania per un servizio in Tv7 della
giornalista Elisabetta Mirarchi.
Fu una forte emozione per Ennio
rivedere il luogo dove si trovava la sua baracca n° 25, che ospitava in maggior
parte prigionieri italiani, accolto con grande affetto dalla Città di Dachau e
dal giovane Sindaco, il Borgomastro Florian Hartmann.
“Mi hanno fatto sentire un eroe!”
aveva dichiarato commosso al rientro Ennio che nel viaggio della memoria era
stato accompagnato dalla moglie Speranza e dalla figlia Adna.
Elisa Bonacini
presidente di Un ricordo per la pace: “Il Covid ha falcidiato ormai
anche gli ultimi sopravvissuti alla deportazione nazista,
sempre più rari i testimoni di quel periodo tra i più oscuri della nostra
storia. Sta alle giovani generazioni
portarne avanti il ricordo, ora più che mai, per contrastare intolleranze
razziali, odio politico e omofobia che stanno dilagando pericolosamente nella
nostra società.
Siamo orgogliosi del lavoro
svolto con Ennio, sempre disponibile a
rapportarsi con i ragazzi. E ora che non c’è più il nostro video perpetuerà il
suo messaggio di pace. Lieti di metterlo a disposizione gratuitamente per le scuole che ne faranno richiesta.”
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