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giovedì 19 settembre 2019

QUADERNI DEL NASTRO AZZURRO Sommario e Nota Redazionale

 SOMMARIO
 Anno LXXIX, Supplemento IX, 2018, n. 4, 10° della Rivista “Quaderni”  www.istitutodelnastroazzurro.it indirizzo:centrostudicesvam@istitutonastroaz zurro.org 

Editoriale del Presidente.  Carlo Maria Magnani: 


IL MONDO DA CUI VENIAMO: LA MEMORIA           

APPROFONDIMENTI 

AA.VV, La Battaglia di Vittorio Veneto. Ricostruzione ed Analisi.
Luigi Marsibilio, La Battaglia di Vittorio Veneto 
Osvaldo Biribicchi, Comando Supremo Regio Esercito. Le truppe italiane negli altri campi della Grande Guerra 
Massimo Coltrinari, Un elenco Glorioso. Le Armate Italiane a Vittorio Veneto nella versione del Comando Supremo.
 Alessia Biasiolo, L’Impero italiano in epoca fascista 

DIBATTITI 
Giovan Battista Birotti, Soldati e contadini. L’Esercito giapponese nel periodo Meiji (1868-1912)

ARCHIVIO 
Redazionale, Chiara Mastroantonio, Lo Statuto della Legione AzzurraPag.00 

MUSEI,ARCHIVI E BIBLIOTECHE 

Alessio Pecce, Giulio Moresi, aspirante ufficiale, bersagliere, caduto il 17 agosto  1917 sull’Hermada, sul Carso. Il Ricordo  

Posteditoriale: Antonio Daniele, Il Calendario azzurro per il 2019

IL MONDO IN CUI VIVIAMO: LA REALTA’ DI OGGI 

UNA FINESTRA SUL MONDO Sandra Milani, L’uso delle sostanze stupefacenti come strategia nella guerra e nel terrorismo islamico

GEOPOLITICA DELLE PROSSIME SFIDE Luca Bordini, Riflessioni sulla comunicazione digitale delle Forze Armate 

Autori. Hanno collaborato a questo numero.
Articoli di Prossima Pubblicazione
Segnalazioni Librarie. 

CESVAM NOTIZIE Centro Studi sul Valore Militare 

I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, V, 2018,  Maggio 2018, n. 30 
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, VI, 2018  Giugno 2018, n.31.
I “Quaderni on Line”, Supplemento on Line, Anno 5°, VII, 2018, Luglio 2018, n. 32

“Quaderni” on line sono su: www.valoremilitare.blogspot.com 

PER FINIRE Massimo Coltrinari,  Il Valore Militare attraverso le Cartoline Militari ed oltre 

Nota redazionale: Il seguito di riflessioni in questo fine anno non può portare che ad aggiustamenti sulla attività del CESVAM. Si dovrà porre maggiore attenzione alle attività esterne del CESVAM stesso e porre delle pregiudiziali di collaborazione che siano allineate al livello di ambizione del CESVAM. Il dibattito che necessariamente deve esistere all’interno deve passare attraverso una distinzione. L’Istituto del Nastro Azzurro ha due componenti che lo distinguono dalle altre Associazioni 
Combattentistiche.  La prima. È quella dell’associazionismo combattentistico” in cui è necessario porre alla base la componente militare, quella di chi ha mostrato il proprio valore militare e gli è stato riconosciuto, quella associativa e in parte reducistica. Tutti elementi che fanno capo, almeno per i militari, alla legge dei Principi del 1977 che deve animare ogni militare della Repubblica se si vuole definire tale. In pratica è una funzione verso l’interno dell’Istituto, nelle sue componenti ed articolazioni.  La seconda. Quella di Ente Morale, che deve ispirare l’azione dell’Istituto del Nastro Azzurro al pari dei suoi similari (Istituto della Previdenza Sociale, Istituto per la Storia del Risorgimento, Croce Rossa, ecc.) in cui la componente militare è sempre presente, in cui emerge quella di chi ha mostrato il proprio valore militare, ma non gli è stato riconosciuto ufficialmente con le previste decorazioni e modalità, in cui emergono in oltre misura la disponibilità, l’altruismo, il senso di appartenenza, le tradizione militari dei Corpi e delle Unità, il senso del servizio, e soprattutto la volontà di portare i principi statutari anche verso l’esterno, verso le componenti della società civile, le nuove e le vecchie generazioni, nelle forme più efficaci. In pratica è una funzione verso l’esterno dell’Istituto.  Fra le due componenti vi deve essere sinergia, armonia, collaborazione. Occorre in tutti i modi che non emergano contrasti, invidie, contrapposizioni, prese di posizioni imposte, intolleranza. Qualora queste emergessero sarebbe un gravissimo errore quello di affrontarle di petto, con ”fieri ed animati accenti”; più opportuno ed intelligente sarebbe la soluzione che adotti pazienza, silenzio, comprensione e soprattutto mettere spazio e tempo per spegnere ogni fuoco o fuocarello. A questo proposito viene in aiuto Italo Calvino, il quale scrive in “Le città invisibili” 

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se n’è uno, è quelle che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne: il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in merito all’inferno, non è l’inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” 


martedì 10 settembre 2019

Medaglia d'Onore per gli IMI


MEDAGLIA D’ONORE IMI : L’APPELLO DI “UN RICORDO PER LA PACE”





Nuovo appello dell’Associazione “Un ricordo per la pace” agli aventi diritto ed ai loro eredi per richiedere la Medaglia d’Onore IMI.
Ultima settimana questa per provvedere all’invio della richieste che potrebbero essere valutate già ai primi di aprile in una riunione del Comitato istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la prossima consegna delle onorificenze il 2 giugno Festa della Repubblica.
La Medaglia d’Onore viene consegnata presso le Prefetture italiane generalmente due volte l’anno: il 27 gennaio Giorno della Memoria ed il 2 giugno ed è concessa con Decreto del Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rifiutarono di aderire alle formazioni naziste e pertanto vennero catturati dai tedeschi e internati nei lager, destinati a lavoro coatto per l’economia di guerra della Germania.
Si stimano oltre 616.000 i soldati italiani che dopo l’armistizio dell’Italia, rifiutando di continuare la
collaborazione con i nazisti, furono catturati e deportati nei campi di concentramento. Il loro status non fu quello di prigionieri di guerra, bensì di “internati militari”, abile stratagemma di Hitler per sottrarli alla tutela della Croce Rossa Internazionale. Considerati dai tedeschi “traditori” furono obbligati a svolgere lavori particolarmente pesanti e pericolosi ed esposti al rischio dei frequenti bombardamenti. A costo della propria vita gli Internati Militari Italiani mantennero fede al giuramento fatto alla Patria, allora Regno d’Italia. Solo una piccolissima percentuale, spinta dagli stenti e dalle continue vessazioni, optò a favore dei tedeschi. Più di 50.000 soldati italiani morirono in quei campi, per lo più di fame e malattie contratte a causa delle gravi carenze nutrizionali ed igieniche. Migliaia di loro morirono poco dopo il rientro in Italia.
Per richiedere la Medaglia d’Onore è necessario compilare e spedire, tramite raccomandata, una modulistica scaricabile dal sito internet del Governo Italiano – Medaglia d’Onore I.M.I. allegando le documentazioni di cui si è in possesso( foglio matricolare, lettere dal lager etc) che testimonino l’internamento nei campi di concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943.

Per informazioni ed assistenza rivolgersi all’Associazione “Un ricordo per la pace”che dal 2011 è attiva nel progetto divulgativo “MEMORIA AGLI I.M.I”.
 cell. 3280751587 ; e-mail el.bonacini@gmail.com