LA CRISI ARMISTIZIALE DEL 1943
L'APPELLO DI KESSERLING AI SOLDATI ITALIANI
E’
interessante notare che in nella prospettiva di invogliare i soldati italiani ad entrare nelle fila tedescheKesserling rivolge un appello ai
soldati italiani nel quale, oltre a stigmatizzare il comportamento del governo
italiano, demonizzava le truppe anglo-americane, le quali non si sarebbero
fermate davanti a niente né di fronte al patrimonio artistico-culturale
dell’Italia né davanti alle famiglie, alle mogli ed alle figlie degli italiani
e quindi occorreva aiutare i tedeschi a fermarle. Kesserling non esitò a
parlare di nausea e ripugnanza verso il governo dei traditori dell’alleanza
italo-tedesca, e sottolineò che in conseguenza i soldati non erano più
vincolati al giuramento prestato al Re e quindi avrebbero potuto combattere con
i tedeschi che avevano le armi più efficaci e belle del mondo, tutto per una
Italia libera e bella. Un tedesco che parla in questi termini può solo lui
sperare di essere seguito e, come ben noto, questo tipo di propaganda non ebbe
alcun effetto sugli italiani che ne rimasero completamente indifferenti, anche
se in molte coscienze vi erano molti dubbi.
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