"Non più reticolati nel mondo" Lo studio dell' Internamento come strumento per contrastare la violenza e la violenza bellica, in ogni tipo di società del secolo breve e del secolo in corso.. Come base di studio per affrontare il problema delle migrazioni e dello spostamento di massa delle popolazioni. E' spazio di ricerca su questi temi del CESVAM - Istituto Nastro Azzurro ( Massimo Coltrinari) info:centrostudicescam@istitutonastroazzurro.org
Traduzione
mercoledì 30 marzo 2022
venerdì 25 marzo 2022
Manifestazione a Ferrara. La Giudeofobia e il nascondimento"
Caro Gen.le Massimo Coltrinari,
questa mia per esprimerTi, a nome del Circolo Roverella di Ferrara, un vivo ringraziamento per avermi segnalato la figura della Prof.ssa Alessia Biasolo che ieri sera ha tenuto la sua lectio magistralis intorno al tema "La giudeofobia e il nascondimento" , alla presenza di 45 persone nella Sala Verde del Palazzo Roverella.
Tra gli altri erano presenti il Presidente della comunità ebraica di Ferrara, il Presidente del MEIS, un delegato del Prefetto, 5 Prof. Universitari e di versi delle scuole superiori che sono rimasti, così come le altre , dell'interessante illustrazione del tema dedicato , offrendo numerosi spunti di riflessione su argomenti specifici dell'ebraismo (che non erano stati mai trattati in precedenza, in quanto poco noti ).Il libro si è rivelato in tal senso un'opera di grande interesse scientifico, esposto in una prospettiva di lunga durata (F.Braudel),esposto in modo chiaro e semplice ( evidente frutto di una lunga esperienza di insegnamento nelle scuole superiori di Brescia etc)...Una esperienza quindi di sicura efficacia nell'apprendimento di una lezione di storia passata che tuttavia insegna - onde non ripetere le tragiche esperienze del passato - a fare tesoro delle pericolose concettualizzazioni antisemitiche, prive di alcuna scientificità ( ma intrise di violenza e di negazione del pensiero razionale e di intolleranza).
Insomma un vero piacere e di questo desidero ringraziarTi così come dell'opera egregia del CeSVaM da da Te diretta con saggezza e generosa operosità.
Un caro abbraccio dal Tuo amico et estimatore Riccardo Modestino
cell. 349/1625320
sabato 19 marzo 2022
giovedì 10 marzo 2022
Massimo Ossidi Una vittima di Schokken. Traslati i resti mortali del generale TRiondi nel riquadro del cimitero dei Caduti in Guerra di Ancona
GENERALE ALBERTO TRIONFI
Sabato
29/01/2022 sono stati traslati i resti del generale Granatiere A.Trionfi, pluri
decorato al VM.
La cerimonia
si è tenuta al campo militare dei caduti della seconda guerra mondiale nel
cimitero di Tavernelle di Ancona con la presenza di autorità civili e militari,
rappresentanti di alcune associazioni d’arma e del Labaro dell’Istituto del
Nastro Azzurro.
Una breve
storia del decorato: nasce a Jesi (Ancona) il 2 luglio 1892 da antica e
nobile famiglia ed inizia la carriera delle armi il 7 novembre 1911 quale
allievo volontario alla Scuola Militare di Modena da dove uscì sottotenente dei
Granatieri il febbraio 1913.
Dall’aprile 1914 al marzo 1916 fu in Libia ove
conseguì la promozione a Tenente (luglio 1915). Durante la Prima Guerra mondiale
fu ferito tre volte ricevendo una medaglia di bronzo al Valor Militare.
Dal 1924 al 1926 frequentò con successo i corsi della
Scuola di Guerra a Torino. Promosso
maggiore nel gennaio 1927, venne destinato al Corpo di Stato Maggiore e
successivamente al Comando della Divisione di Napoli nel gennaio 1931.
Tenente colonnello nel maggio 1932 e nel 1935 capo
della Delegazione Trasporti di Napoli. Nel
1936 viene trasferito al Corpo di Armata di Napoli come sottocapo di Stato
Maggiore.
Promosso colonnello nel 1937 assunse il Comando del
Terzo Reggimento Granatieri con il quale nel luglio 1939 partecipò
all’occupazione dell’Albania. Nel
1939 fu Capo di Stato Maggiore della Divisione “Siena” a Napoli e nel 1940 fece
ritorno in Albania.
Nel dicembre dello stesso anno raggiunse la Divisione
“Lombardia” quale Capo di Stato Maggiore. Nel 1941 fu trasferito allo Stato Maggiore, poi al Comando della
Difesa Territoriale di Roma e nel settembre al Comando del XVII° Corpo
d’Armata.
Nell’ottobre del 1941 ebbe il comando della Scuola
Militare di Roma.
Promosso generale di Brigata nell’ottobre 1942, venne
destinato al Comando della Divisione “Cagliari” quale comandante della fanteria
divisionale in Grecia a Navarino nel distretto di Pylos.
Dopo una breve licenza in Italia, partì da Roma la mattina del 7 settembre 1943
ed arrivato in Grecia fu preso prigioniero dai tedeschi; non avendo aderito
alla RSI, venne internato in Polonia, nel lager 64Z (Oflag 64/Z) situato a
Schokken (attuale Skoki).
La prigionia durò dal 30 settembre 1943 al 28 gennaio
1945, quando, in una marcia di trasferimento, in località Kusnica Zelichowaska
fu trucidato insieme ai generali Carlo Spatocco, Emanuele Balbo Bertone,
Alessandro Vaccaneo, Giuseppe Andreoli ed Ugo Ferrero.
I polacchi del posto interrarono le salme dei
generali e le posero nel cimitero locale.
Il 7 gennaio 1956
la salma rientrò on Ancona e venne provvisoriamente posta in una tomba
di un parente, fino alla traslazione del 29 gennaio 2022 nel cimitero riservato
ai caduti della seconda guerra mondiale.
Il generale è decorato con 1 Medaglia d'Argento al
V.M. e 2 Medaglie di Bronzo al V.M. .