Dall'Avv. Cosimo Finiguerra riceviamo questa lettera e la pubblichiamo volentieri, anche come testimonianza prestata ad un IMI e come impegno per preservare la Memoria
Carissimo Mio Amico
sono veramente felice ed orgoglioso dei continui aggiornamenti che mi invii, poichè tutti noi abbiamo il "dovere della memoria" , dovere che dobbiano necessariamente perpetuare e consegnare alle nuove generazioni, poichè noi siamo oggi personalmente "privilegiati" -in quanto per qualche anno ancora- possiamo sentire la verità direttamente raccontata da coloro che la Storia l'hanno fatta e vissuta iin prima persona( i supersiti e reduci, data la loro età anagrafica). Il privilegio consiste nell'essere oggi noi dei testimoni "de relato" poichè a noi la Storia viene narrata dai nostri vecchi eroi, mentre le nuove generazioni potranno conoscere la verità solo attraverso di noi (oltre che dai documenti ceh lasceremo e che lasciano i nostri Padri).
Con infinita stima ed affetto avv. Cosimo Finiguerra
PS: domenica scora 26 gennaio 2014, personalmente sono stato invitato a Corigliano d' Otranto (Lecce) in occasione della presentazione del libro di Memorie, scritto dal supersite dei campi di concentramento, uno della IMI, internato n.159534, geniere Nicola SANTORO di Cursi (Lecce), classe 1924, prelevato dai tedesci dalla Caserma del Genio Militare di Udine il 12 settembre 1943 e caricato su un vagone bestiane con destinazione Fallingbostel(confine olandese, a 40 Km da Hannover), poi internato a Treunbretzen (a 40 Km da Berlino), liberato dai Russi il 22.04.1945 e ritornato a casa solo il 10 luglio 1945, dpo che le guaridne forntaliere italiane al confine della provinaci di Udine gli avevano negato l'ingresso in Italia (poichè privo di documenti e accusato di essere stato comunque un "collaborazionista" della Repubblica di Salò).
Una storia veramente singolare, narrata con estrema lucidità in 2 ore ininterrotte di tempo da parte del Sig. Nicola Santoro, oggi di 90 anni.
Un abbraccio MINO
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