E' attivata una ricerca in merito ai prigionieri austroungarici di lingua italiana in mano del regio Esercito
In particolare si chiede di:
1) reperire la lista dei nominativi dei prigionieri austro-ungarici presenti nel campo di Servigliano (FM) dall'agosto 1916 alla fine del 1918;
2) reperire la lista dei "soldati italiani redenti" di origine trentina (o friulana) presenti nel campo di Servigliano, per la "rieducazione" agli ideali nazionali, dall'inizio del 1919 al 1920;3) prendere visione di ogni documentazione utile per la piena ricostruzione della storia del campo di Servigliano nelle epoche in oggetto.In particolare uno degli obiettivi della ricerca consiste nel reperire i nominativi dei trentini (ma anche dei friulani, e/o giuliano-dalmati) "rieducati" nel 1919 all'interno del campo di Servigliano per risalire, attraverso i cognomi e nomi dei prigionieri e i borghi di nascita/origine, ad una mappatura delle valli e delle zone dalle quali provenivano, e ad una eventuale ricerca che permetta di rintracciare le loro famiglie in Trentino (e nelle altre regioni).La ricerca è particolarmente valida anche per ricostruire, oltre ad aspetti sconosciuti della prima guerra mondiale, la storia di molte regioni italiane e la storia della nostra italianità nel corso del tempo.
Paolo Giunta La Spada
Direttore Scientifico Casa della Memoria di Servigliano
338 571 571 6paologls@yahoo.it
In particolare si chiede di:
1) reperire la lista dei nominativi dei prigionieri austro-ungarici presenti nel campo di Servigliano (FM) dall'agosto 1916 alla fine del 1918;
2) reperire la lista dei "soldati italiani redenti" di origine trentina (o friulana) presenti nel campo di Servigliano, per la "rieducazione" agli ideali nazionali, dall'inizio del 1919 al 1920;3) prendere visione di ogni documentazione utile per la piena ricostruzione della storia del campo di Servigliano nelle epoche in oggetto.In particolare uno degli obiettivi della ricerca consiste nel reperire i nominativi dei trentini (ma anche dei friulani, e/o giuliano-dalmati) "rieducati" nel 1919 all'interno del campo di Servigliano per risalire, attraverso i cognomi e nomi dei prigionieri e i borghi di nascita/origine, ad una mappatura delle valli e delle zone dalle quali provenivano, e ad una eventuale ricerca che permetta di rintracciare le loro famiglie in Trentino (e nelle altre regioni).La ricerca è particolarmente valida anche per ricostruire, oltre ad aspetti sconosciuti della prima guerra mondiale, la storia di molte regioni italiane e la storia della nostra italianità nel corso del tempo.
Paolo Giunta La Spada
Direttore Scientifico Casa della Memoria di Servigliano
338 571 571 6paologls@yahoo.it
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