Relazione al Convegno di Caserta
Il tema che mi
è stato assegnato per questo incontro riguarda la prigionia, nella sua forma di
internamento, dei militari italiani all'indomani della firma dell'armistizio
con le potenze Alleate da parte dell'Italia.
Le vicende sono
note: Vittorio Emanuele III, dopo aver colto l'occasione del voto contrario a
Mussolini del Gran Consiglio del Fascismo, di esonerare dalle responsbailità di
governo Mussolini, affidò al Meresciallo badoglio l'incarico di formare un
governo che trovasse una soluzione accettabile per uscire dalla guerra
dichiarata il 10 giugno 1940 alla Francia ed all'Inghilterra e dalla stragrande
maggioranza degli italiani, nell'estate del 1943, considerata ormai perduta.
Il Maresciallo
Badoglio, dopo tentativi più o meno infruttuosi, risce a prendere contatti con
gli Alleati e a gingere alla firma di un Armnistizio tra l'Italia e le potenze
anglosassoni. Questo Armistizio viene siglato il 3 settembre
La notizia di
tale firma viene data dagli Alleati, all'insaputa di badoglio la sera dell'8
settembre, con lo scopo primario di agevolare lo sbarco nel golfo di Salerno
previsto nella notte tra l'8 settembre ed il 9.
Il governo badoglio non riesce a padroneggiare la situazione e
praticamente lascia le Forze Armate in
balia di se stesse. La pronta reazione tedesca, agevolata dal fatto che
Berlino, dalla caduta di Mussolini, aveva sempre piuù diffidato
dell'atteggiamento italiano, nel breve volgere di qualche giorno disarma ed
annienta tutte le forze armate italiane sia in Italia che all'estero,
determinando l'inizio della tragica
odissea degli Internati Militari
Italiani in Germania
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