Master in
“TERRORISMO E ANTITERRORISMO INTERNAZIONALE”
Terrorismo. i campi di concentramento in Cina
ANNO ACCADEMICO 2023/2024
(dalla presente tesi si estrare il paragrafo - capitolo III - Prelievo degli Organi)
Le pratiche nei Laogai: Prelievo
di organi
Il
Governo Cinese è stato ripetutamente accusato di utilizzare i prigionieri
politici detenuti nei Laogai come donatori involontari di organi: si parla di
persone mantenute in vita in attesa di compatibilità per trapianto, e uccise
subito dopo l’operazione chirurgica.
L’ex
pubblico ministero del Tribunale di Jugoslavia Sir Geoffrey Nice QC, mettendo
insieme un gruppo di esperti, ha dichiarato di aver raccolto i dati necessari
per dimostrare che questa pratica venga effettuata nei campi di concentramento
e, stando alle indagini, non vi è alcun dubbio che la pratica non sia ancora
stata interrotta. Letteralmente: “la conclusione [delle ricerche] mostra che
moltissime persone hanno perso la vita in modo indescrivibilmente orribile
senza alcuna ragione, che altre potrebbero soffrire allo stesso modo e che
tutti noi viviamo su un pianeta in cui estrema malvagità risiede nel potere di
coloro che, per il momento, governano un paese con una delle più antiche
civiltà a memoria d’uomo”.
Già nel
marzo del 2006 era stato denunciato il campo di Sujiatun, anche se le indagini
non trovarono alcuna prova concreta per incriminare i colpevoli che tali fatti
esistessero davvero, portarono però ad all’ammissione del Governo Cinese che i
detenuti condannati a morte fossero soggetti al prelievo di organi, negando che
questo avvenisse senza il consenso e la consapevolezza del donatore.
Il 24
maggio 2006, la Coalition to Investigate the Persecution of the Falun Gong in
China (CIPFGC), una ONG con sede negli Stati Uniti e associata all'associazione
Falun Dafa, ha richiesto un’indagine a David Matas e David Kilgour9. Il 7 luglio 2006 pubblicarono il primo
documento riassuntivo delle loro ricerche e il 31 gennaio 2007 aggiunsero delle
informazioni pubblicando la seconda versione del documento: confermano la
fondatezza delle accuse mosse al governo cinese, ma peccarono di prove
concrete. Queste conclusioni sono state accettate dagli enti internazionali che
si occupano dei diritti umani, ma non sono universalmente accettate come
definitive10. Gli argomenti discussi nei loro
documenti e che proverebbero il giro di organi sono:
- la rapidità in cui gli ospedali cinesi
riuscirebbero a reperire gli organi compatibili, parlando di una o due
settimane (in confronto ai 30 o 50 mesi necessari in Canada);
- sono state condotte delle interviste
telefoniche con il personale medico degli ospedali, e sono state ottenute
delle risposte positive in merito alla disponibilità di praticanti del
Falun Gong vivi e destinati al prelievo di organi;
- sono state condotte delle analisi
specifiche che hanno visto una correlazione tra il numero di prelievi, il
numero di prigionieri e l'evolversi della persecuzione del Falun Gong;
- è stato notato che il Governo Cinese non
è mai riuscito a contraddire il rapporto in alcun modo, ma si è mosso
cercando di aggredire e debellare il Falun Gong;
Secondo
stime del tribunale di Londra, ogni anno in Cina avvengono fino a 90.000
trapianti, più di quanto sostenuto dalle dichiarazioni del Governo e, sebbene
la pratica sia stata ufficialmente vietata nel 2015, nel 2016 ancora la quota
ammonterebbe a più di 10.000.
Nel
documento di Kilgour e Matas è stato osservato che le sue conclusioni sono
tratte più per via di tante connessioni che sulla base di prove fattuali, di
conseguenza vengono accettate dagli enti internazionali che si occupano dei
diritti umani, ma non sono universalmente accettate come definitive.
Di
Longquanmoke ha pubblicato un articolo di denuncia, poi tradotto e pubblicato
nel sito del Falun Data Europe con foto11.
Rivela che l’8 marzo 2006, un ex agente del Partito Comunista Cinese avrebbe
ammesso l’esistenza di un Laogai segreto situato nella città di Shenyang
(nello Sujiatun, provincia di Liaoning) avente un forno crematorio e ospitante
molti medici. Dal 2003 sono stati incarcerati seimila praticanti della Falun
Dafa, nessuno rilasciato. Dichiara che questo sia il campo di concentramento
con il maggior numero di praticanti, e che questi venissero torturati e che i
loro organi venissero raccolti quando ancora vivi: il partito comunista cinese
tortura mentalmente e poi fisicamente i prigionieri, ruba i loro organi quando
sono ancora vivi, crema i corpi per distruggere le prove, e poi vende “il
bottino” in cambio di enormi profitti.
Di
Longquanmoke parla addirittura di un livello di crudeltà che arriverebbe a
superare quella dei Nazisti nella seconda guerra mondiale, e pubblica le foto
delle torture.
9 David Matas (avvocato
internazionale dei diritti umani ed ex membro di Amnesty International) e David
Kilgour (ex parlamen- tare e segretario di Stato del governo del Canada) .
10 Documento del Congressional Research Service degli Stati Uniti
pubblicato l’11 agosto 2006, in cui le conclusioni del primo rapporto di Matas
e Kilgour sono messe in discussione.
11 minghui.org -
en.clearharmony.net - https://www.minghui.org/
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