APRILIA, L'APPELLO INASCOLTATO DEL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE
La collezione di reperti di guerra della famiglia Bonacini pronta ad essere accolta fuori città
Dopo il silenzio dell'amministrazione all'aut aut lanciato mesi fa, si prende in considerazione le manifestazioni di interesse di altri Comuni di Lazio e Marche
Francesca Cavallin
15/04/2015 - 18:29
Aprilia
Il Comune di Aprilia rischia di perdere la collezione dei reperti di guerra di proprietà della famiglia Bonacini. Allo scadere dell’Ultimatum lanciato il 12 settembre 2014, il presidente dell’Associazione Un ricordo per la pace, Elisa Bonacini, in assenza di una risposta da parte dell’esecutivo apriliano sul reperimento di un luogo dove esporre il resto della collezione di reperti appartenuti al fratello Ostilio Bonacini e risalenti alla guerra d’Africa e alla Seconda Guerra Mondiale e sull’acquisto delle teche in vetro necessarie per ospitare i reperti storici che in quel caso verrebbero donati all’ente, ha iniziato a valutare le numerose offerte pervenute da altri comuni del Lazio e delle Marche, che si sono detti disponibili ad accogliere la collezione nei propri spazi museali.
LA COLLEZIONE Nella lettera protocollata il 12 settembre 2014, Elisa Bonacini aveva lanciato un ultimatum, chiedendo all’amministrazione apriliana di accettare la donazione, vedendosi costretta in caso contrario a cedere il materiale ad altre città. 300 pezzi, solo nell’aprile 2013, furono collocati nell’esposizione permanente “La battaglia di Aprilia” allestita presso l’aula magna dell’Istituto Carlo e Nello Rosselli, con la sola spesa per l’ente delle teche in vetro e dei manichini necessari per accogliere i materiali. Altrettanti pezzi però sono rimasti fuori e la mancata risposta delle civiche all’appello lanciato mesi fa dal presidente dell’associazione, rischia ora di far perdere alla città un altro pezzo di storia legata al territorio.
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