2. Internamento. Perché non vi è stata una
Norimberga ( o Tokyo) italiana?
Le parole di Anna Frank sono
state profetiche: dopo gli anni della crudeltà un relativamente periodo di
pace, di ordine e di serenità l’abbiamo avuto. In Germania e in Giappone chi ha
provocato gli anni della crudeltà è
stato chiamato a risponderne. In Italia, terzo elemento del RO.BER.TO, cioè
della coalizione tra le Nazioni Autoritarie ispiratesi alla ideologia del
fascismo e del nazismo nella prima metà del novecento, invece, nessuno è stato
chiamato alla sbarra.? Come se quello che è successo non ha responsabili?
Perché? Una ricerca in questo senso apre prospettive di una attualità estrema.
Qui non si vuole alludere ai processi che si tennero nel dopoguerra a questo o a quel personaggio, ma alla
mancanza di insediamento di una assise internazionale che giudicasse il
comportamento della classe di vertice italiana
almeno dal 1935 al 1943 ( aggressione all’Etiopia, Intervento in Spagna,
Invasione dell’Albania, Dichiarazione di Guerra, invasione ed occupazione della Jugoslavia e della Grecia, invasione della Russia, Leggi
Razziali ecc.).
La ricerca necessita di una
impostazione propedeutica metodologica. Bibliografia: R. Canosa, Storia dell’epurazione in Italia,
Milano, Baldini e Caastoldi, 1999; M. Dondi, La lunga liberazione, Roma, Editori Riuniti, 1999; M. Frazinelli, Le Stragi nascoste, Milano, Mondadori,
2002. Contatti:prigionia@libero.it
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