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mercoledì 14 ottobre 2015

Pistoia. Convegno 17 Ottobre 2015 Albania



Coltrinari Massimo

IL COMANDO ITALIANO TRUPPE ALLA MONTAGNA E LE OFFENSIVE TEDESCHE DELL’INVERNO 1943 PRIMAVERA 1944

Abstract

La Relazione si articola in due parti: la prima dedicata al Comando Italiano Truppe alla Montagna e sua consistenza e la seconda alle operazioni tedesche volte alla eliminazione di ogni formazione ribellistica in Albania comprendente l’arco temprale che va dall’ottobre 1943 al gennaio 1944.

Dopo aver  illustrato la consistenza dei militari italiani rimasti sul suolo albanese all’indomani della crisi armistiziale, ed avere descritto i nuovi rapporti con gli albanesi in armi oppositori dei Tedeschi e quindi la figura del non combattente e del  partigiano italiano in Albania, si esporranno le fasi iniziali, 14-28 settembre 1943,  e quindi la definitiva costituzione del Comando Italiano Truppe alla Montagna con l’assunzione del  comando da parte del gen. Arnaldo Azzi. Si illustrerà, quindi, l’articolazione del Comando Italiano Truppe alla Montagna e le attività di ricognizione svolta nelle dieci aree dei dipendenti Comandi Militari di Zona  (Peza, Daiti, Berat, Dibra, Elbassan, Valona, Mati, Corcia, Argirocastro), con cenni ai risultati delle ricognizioni effettuate.
Al fine di delineare il quadro organico del Comando Italiano Truppe alla Montagna si descriveranno le formazioni italiane costituitesi in seno all’E.L.N.A (Esercito di Liberazione Nazionale Albanese), (Battaglione Gramsci, Battaglione Palumbo, Batteria Filippo Cotta, Batteria Filippo Menegazzi, Sezione Mortai Mario Fantacci, Compagnia Fratelli Bandiera, Battaglione Matteotti, Batteria tenente Sainati, Ceta Risorgimento Matteotti) e non alle dirette dipendenze del Comando Italiano
Si è in grado quindi di illustrare il quadro organico del Comando Italiano Truppe alla Montagna, ovvero la situazione delle truppe italiane in Albania al 13 ottobre 1943 (dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania e ai suoi alleati.)

La seconda parte avrà come premessa alla descrizione delle operazioni tedesche in Albania, la descrizione delle dipendenze gerarchiche germaniche tra il Comando OKW ed il Gruppo di Armate F (Comando in Capo del Sud-Est) nell’agosto 1943 e l’Ordine di battaglia della 2a armata corazzata (agosto 1943-giugno 1944) con l’illustrazione dello schieramento delle truppe tedesche nei Balcani alla data del 1 ottobre 1943.
Dopo un rapido cenno ai criteri della guerra partigiana in Albania ed alle attività operative del Comando Italiano Truppe alla Montagna nell’ottobre 1943, si descriveranno le azioni germaniche coeve (L’azione tedesca su Ferizay ed il combattimento di Arbana 9 ottobre 1943, il combattimento di Vishaj 18 ottobre 1943, di Qafa Priskes, 21 ottobre 1943, e di Dibra 29,30 31 ottobre 1943, e le relative conseguenze.
 Si passerà quindi, dopo un rapido cenno alla attività operativa difensiva del Comando Italiano Truppe alla Montagna, alla offensiva tedesca nella zona di Peza, 6-11 novembre 1943, all’attacco a Dibra 16 novembre 1943, ed al rastrellamento a largo raggio del 20 novembre 1943, nonché alla descrizione della difesa e dell’annientamento delle forze a Berat. con una descrizione riassuntiva della situazione alla fine novembre 1943.
L’analisi della situazione ai primi di dicembre darà il quadro della consistenza delle forze partigiane albanesi ed italiane alla vigilia della operazione germanica “Berkessel” sviluppatesi tra il 14 ed il 21 dicembre 1943. Con la descrizione della operazione tedesca “Seydlitz”, gennaio 1944 e la cattura del ten.col Barbi Cinti e del gen. Dawies si descrive l’annientamento parziale del Comando Italiano Truppe alla Montagna e la sua consistenza, al pari di quella delle forze partigiane albanesi dell’E.L.N.A. al termine dell’inverno 1944, con la dichiarazione tedesca che l’Albania era stata liberata da forze ribellistiche di opposizione.
La realtà era diversa, basata, e se ne farà un particolare cenno, sulla volontà degli Albanesi di liberare da soli il proprio paese con l’aiuto degli Italiani, premessa essenziale alle attività di riorganizzazione del febbraio successivo ed alle attività operative della primavera del 1944.


Queste conclusioni delineeranno il tema del Convegno del 2015 nella sua architettura storico-scientifica, dedicato alla ricostruzione del Comando Italiano Truppe alla Montagna, il nuovo rapporto operativo con gli albanesi, ed alle attività operative della primavera-inizio estate 1944. 

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