IL COMANDO ITALIANO TRUPPE ALLA MONTAGNA
E LE OFFENSIVE TEDESCHE DELL’INVERNO 1943 PRIMAVERA 1944
Abstract
La Relazione si articola in due parti: la prima dedicata al Comando
Italiano Truppe alla Montagna e sua consistenza e la seconda alle operazioni
tedesche volte alla eliminazione di ogni formazione ribellistica in Albania comprendente
l’arco temprale che va dall’ottobre 1943 al gennaio 1944.
Dopo aver illustrato la consistenza dei militari
italiani rimasti sul suolo albanese all’indomani della crisi armistiziale, ed
avere descritto i nuovi rapporti con gli albanesi in armi oppositori dei
Tedeschi e quindi la figura del non
combattente e del partigiano italiano in Albania, si
esporranno le fasi iniziali, 14-28 settembre 1943, e quindi la definitiva costituzione del
Comando Italiano Truppe alla Montagna con l’assunzione del comando da parte del gen. Arnaldo Azzi. Si
illustrerà, quindi, l’articolazione del Comando Italiano Truppe alla Montagna e
le attività di ricognizione svolta nelle dieci aree dei dipendenti Comandi
Militari di Zona (Peza, Daiti, Berat,
Dibra, Elbassan, Valona, Mati, Corcia, Argirocastro), con cenni ai risultati
delle ricognizioni effettuate.
Al fine di delineare il quadro
organico del Comando Italiano Truppe alla Montagna si descriveranno le
formazioni italiane costituitesi in seno all’E.L.N.A (Esercito di Liberazione
Nazionale Albanese), (Battaglione Gramsci,
Battaglione Palumbo, Batteria Filippo Cotta, Batteria Filippo Menegazzi, Sezione Mortai Mario Fantacci, Compagnia Fratelli Bandiera, Battaglione Matteotti, Batteria tenente Sainati, Ceta Risorgimento Matteotti) e non alle dirette dipendenze del Comando
Italiano
Si è in grado quindi di
illustrare il quadro organico del Comando Italiano Truppe alla Montagna, ovvero
la situazione delle truppe italiane in Albania al 13 ottobre 1943
(dichiarazione di guerra dell’Italia alla Germania e ai suoi alleati.)
La seconda parte avrà come
premessa alla descrizione delle operazioni tedesche in Albania, la descrizione
delle dipendenze gerarchiche germaniche tra il Comando OKW ed il Gruppo di Armate
F (Comando in Capo del Sud-Est) nell’agosto 1943 e l’Ordine di battaglia della
2a armata corazzata (agosto 1943-giugno 1944) con l’illustrazione dello schieramento
delle truppe tedesche nei Balcani alla data del 1 ottobre 1943.
Dopo un rapido cenno ai criteri
della guerra partigiana in Albania ed alle attività operative del Comando
Italiano Truppe alla Montagna nell’ottobre 1943, si descriveranno le azioni germaniche
coeve (L’azione tedesca su Ferizay ed il combattimento di Arbana 9 ottobre
1943, il combattimento di Vishaj 18 ottobre 1943, di Qafa Priskes, 21 ottobre
1943, e di Dibra 29,30 31 ottobre 1943, e le relative conseguenze.
Si passerà quindi, dopo un rapido cenno alla
attività operativa difensiva del Comando Italiano Truppe alla Montagna, alla
offensiva tedesca nella zona di Peza, 6-11 novembre 1943, all’attacco a Dibra
16 novembre 1943, ed al rastrellamento a largo raggio del 20 novembre 1943, nonché
alla descrizione della difesa e dell’annientamento delle forze a Berat. con una
descrizione riassuntiva della situazione alla fine novembre 1943.
L’analisi della situazione ai
primi di dicembre darà il quadro della consistenza delle forze partigiane albanesi
ed italiane alla vigilia della operazione germanica “Berkessel” sviluppatesi
tra il 14 ed il 21 dicembre 1943. Con la descrizione della operazione tedesca
“Seydlitz”, gennaio 1944 e la cattura del ten.col Barbi Cinti e del gen. Dawies
si descrive l’annientamento parziale del Comando Italiano Truppe alla Montagna
e la sua consistenza, al pari di quella delle forze partigiane albanesi
dell’E.L.N.A. al termine dell’inverno 1944, con la dichiarazione tedesca che
l’Albania era stata liberata da forze ribellistiche di opposizione.
La realtà era diversa, basata, e
se ne farà un particolare cenno, sulla volontà degli Albanesi di liberare da
soli il proprio paese con l’aiuto degli Italiani, premessa essenziale alle
attività di riorganizzazione del febbraio successivo ed alle attività operative
della primavera del 1944.
Queste conclusioni delineeranno
il tema del Convegno del 2015 nella sua architettura storico-scientifica,
dedicato alla ricostruzione del Comando Italiano Truppe alla Montagna, il nuovo
rapporto operativo con gli albanesi, ed alle attività operative della
primavera-inizio estate 1944.
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