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martedì 23 settembre 2014

27 gennaio 2011, la Giornata della Memoria all’Istituto Colomba Antonietti


“Scrivendo i ricordi salviamo le nostre radici e noi stessi”: questo è stato il tema della nostra Giornata della Memoria.

Gli alunni dell’Istituto Colomba Antonietti, ormai da alcuni anni, intervistano e ascoltano i  nonni, i testimoni sopravvissuti ai lager, gli anziani che vivono vicino a loro nel quartiere, nel Centro anziani, e attraverso i racconti hanno conosciuto storie di guerra e di sofferenza, ricordi piccoli, a volte confusi, che hanno scritto sulle pagine di questa rivista, affinchè non venissero dimenticati, perché la scrittura rende vivo ed eterno il ricordo.
Per questo motivo, ma anche per trovare una via di salvezza, per rendere meno straziante il dolore, molti di coloro che hanno conosciuto la deportazione e l’internamento nei lager hanno voluto scrivere la loro storia e grazie a quelle memorie noi, oggi, sappiamo. Così è stato per P. Levi che in “Se questo è un uomo” scrive che “il bisogno di raccontare agli altri, di fare gli altri partecipi, aveva assunto (…) il carattere di un impulso immediato e violento, tanto da rivaleggiare con gli altri bisogni elementari”, il libro fu scritto “nel giro di pochi mesi” tanto i ricordi gli “bruciavano dentro”.
 Il ricordo che diventa  letteratura e poesia  non sarà dimenticato e Omero “il sacro vate, placando quello afflitte alme col canto,/ i Prenci Argivi eternerà per quante/ abbraccia terre il gran Padre Oceano” ed Ettore avrà “onore di pianti (…) finchè il sole risplenderà su le sciagure umane” (U. Foscolo, I Sepolcri).
Anche un grande poeta del Novecento, G. Ungaretti, nella poesia In Memoria riflette sul valore della poesia stessa. I suoi versi raccontano l’amicizia con Moammed Sceab, con il quale si ritroverà a Parigi; entrambi soffrono perché “in nessuna parte di terra” riescono a sentirsi a casa, ma se Ungaretti troverà nella poesia la forza di superare il dolore, Moammed “non sapeva sciogliere il canto del suo abbandono” e per questo si tolse la vita.
Di tutto questo abbiamo parlato il 27 gennaio con gli studenti della Colomba Antonietti e con gli ospiti intervenuti alla Giornata della memoria: la dott.ssa Fiorella Rathaus, responsabile del settore integrazione del Consiglio italiano dei rifugiati; la dott.ssa Pina Deiana, psicologa e psicoterapeuta; il signor Claudio Damiani, poeta.
I nostri alunni hanno partecipato attivamente intervenendo con letture e riflessioni sul tema della Memoria e la scrittura: ve ne proponiamo alcune.

Daniela Bravi

docente 

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