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lunedì 15 giugno 2015

Un doveroso riconoscimento

MEDAGLIA D'ONORE A DUE EX INTERNATI MILITARI DI APRILIA
Il riconoscimento del Governo Italiano per il NO dei nostri soldati alla collaborazione con i nazisti

di Elisa Bonacini

Si è svolta presso la Sala Cambellotti della Prefettura a Latina lo scorso 31 ottobre, nella vicinanza alla Festa Nazionale del 4 novembre, la cerimonia che ha visto la consegna da parte del Prefetto D'Acunto delle medaglie d'onore a 9 cittadini della provincia di Latina deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per leconomia di guerra della Germania.
Nel corso della cerimonia sono state consegnate anche 13 onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, di cui tre ai cittadini di Aprilia : Cavaliere Goffredo Cento, Cavaliere Elio Merler , Commendatore Edmond Galasso.
La medaglia donore è un'onorificenza che viene concessa dal Governo Italiano a partire dal 2007 a tutti i cittadini italianicivili e militari- e ove deceduti ai loro familiari che, dopo larmistizio dell'8 settembre 1943, furono catturati e detenuti dai tedeschi nei lager nazisti, non accettando mai ladesione alla R.S.I. o alle formazioni delle SS.
Le medaglie d'onore sono state conferite ai cittadini di Aprilia Aldo Boccabella e Gino Forconi. tra gli ultimi Internati Militari Italiani (I.M.I.) ancora viventi. Considerati dai tedeschi “traditori, furono obbligati a svolgere lavori particolarmente pericolosi, esposti al rischio dei frequenti bombardamenti alleati, con turni massacranti che spesso superavano le 12 ore al giorno, nonostante la scarsissima alimentazione consistente in 3-4 piccole patate lesse , una brodaglia di rape e carote (chiamata sbobba) e non più di 300 grammi al giorno di pane nero. Molti di loro, a causa delle gravi carenze nutrizionali ed igieniche, contrassero gravi malattie, prima tra tutte la tubercolosi . Circa 50.000  militari internati non sopravvissero.
 Gli I.M.I. rifiutarono  sempre la collaborazione con i nazisti; solo una piccolissima percentuale di essi, spinta dagli stenti, optò a favore dei  tedeschi. Gli I.M.I. quindi a costo della propria vita, mantennero fede  al giuramento fatto alla Patria, allora Regno d'Italia. La loro fu quindi una delle prime forme diresistenzaal nazismo. Che sarebbe stato dell'Italia se i Militari Italiani avessero aderito in blocco alla neo Repubblica Sociale o alle SS ?
 Aldo Boccabella, nato a Roma nel 1923, risiede da qualche anno ad Aprilia con l'amatissima moglie Liliana, artista eclettica, ex soprano di canto lirico. Pur essendo orfano di padre e con fratelli ancora piccoli, venne chiamato alle armi nell'aprile 1943. Catturato 1'8 settembre 1943 a Patrasso in Grecia, venne trasportato tramite tradotta ferroviaria fino a Belgrado e poi via Danubio sino in Austria nel Stamlager 17b di Krems. Successivamente venne trasferito in un campo di concentramento nelle vicinanze di Linz. Volli imparare il tedesco per far valere la mia dignità, per dire loro che non ero una bestia e che la guerra non l'avevo voluta io.- racconta con orgoglio il signor Boccabella- I tedeschi poi mi obbligarono a svolgere il compito di interprete nel campo, incarico che mi permise di aiutare i miei compagni, quale portavoce delle loro necessità.
Gino Forconi, nato nel 1924 ad Offagna (Ancona), venne catturato dai tedeschi quando si trovava ad Ancona ancora nella fase di addestramento militare per la Regia Aeronautica. La compagnia di Forconi in blocco non accettò di aderire al regime nazista. Forconi venne così caricato con i suoi compagni su carri bestiame, ed internato a Lichterfelde, stammlager III D, a circa 40 km da Berlino. In Germania fu obbligato a lavorare nell'industria, precisamente presso la Siemens. Anche sul posto di lavorogli schiavi di Hitlererano sottoposti al rigido controllo di sentinelle armate. Forconi rimase nel campo di Lichterfelde fino alla fine di aprile del 1945, quando il campo venne liberato per l'intervento militare dei russi. Per il suo trascorso militare nella Regia Aeronautica, da qualche mese Gino Forconi è stato nominato Presidente Onorario dell'Associazione Arma Aeronautica, sezione di Aprilia.


L'Associazione un ricordo per la pace”, nel 2011 ha raccolto le video- testimonianze di Boccabella e Forconi ed ha prodotto un dvd per esclusivo uso didattico e culturale dal titolo “La storia degli Internati Militari Italiani” che su richiesta è disponibile gratuitamente per la visione nelle scuole di Aprilia. Tale video è stato proiettato nel Palazzo del Governo a Latina il 27 gennaio scorso durante la cerimonia della consegna delle medaglie d' onore,  cui parteciparono anche il Sindaco di Aprilia il compianto Domenico D'Alessio, ed Ennio Borgia di Aprilia, che fece un toccante intervento in cui raccontò la sua prigionia a Dachau all'età di soli 16 anni.
In quell'occasione vennero assegnate le prime medaglie d'onore a cittadini di Aprilia: Alfio Fiorini ed Ernesto Bonacini. Entrambi erano militari : vennero catturati dai tedeschi in Grecia ed internati in campi di concentramento in Germania. Le medaglie erano state ritirate dagli eredi : il fratello Armando Fiorini e la figlia Elisa Bonacini (autrice di questo articolo).
Nel corso della cerimonia recente del 31 ottobre alla Prefettura di Latina anche la signora Antonietta Luciani, residente a Casalazzara (Aprilia) ha ritirato la medaglia in qualità di erede per il padre Amedeo Luciani, nato nel 1922 a Roma (dove ebbe residenza) e deceduto nel 1991. Luciani venne catturato nel settembre 1943 in Albania ed internato a Dachau fino alla liberazione del campo, avvenuta il 29 aprile 1945 grazie all'intervento degli americani.
Luciani al rientro in Italia scrisse le sue memorie, che sono conservate gelosamente dalla figlia. Così descrive l'arrivo al campo di concentramento : “...Il 19 novembre 1944 scesi dal camion ci portarono a Dachau. Da quel momento cessammo di essere persone umane: eravamo solo dei numeri...”.

Per potere ricevere la medaglia d'onore, anche in qualità di erede, è sufficiente compilare e spedire ( tramite raccomandata all'indirizzo indicato nel sito) una modulistica scaricabile dal sito internet del Governo Italiano, allegando le documentazioni di cui si è in possesso (foglio matricolare del soldato, lettere dal lager, etc), che testimonino l'internamento nei campi di concentramento nazisti dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943.

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