MEDAGLIA D’ONORE IN ARRIVO PER IL PAPÀ DI
VASCO ROSSI
In
arrivo la Medaglia d'Onore alla memoria del papà di Vasco, Giovanni Carlo
Rossi, internato militare nei lager nazisti durante la seconda
guerra mondiale. L’onorificenza conferita su Decreto del Presidente della
Repubblica tra pochi giorni perverrà alla Prefettura di Modena che ne
programmerà la data di consegna, forse intorno al 27 gennaio,
Giornata della Memoria.
Se il Prefetto acconsentirà alla richiesta della famiglia, la
cerimonia potrebbe svolgersi presso il Municipio di Zocca, cittadina
dell’appennino emiliano ove risiede la vedova, sig,ra Novella Corsi, che qualche mese ha firmato l’istanza per la richiesta
dell’onorificenza.
Le pratiche necessarie sono state curate dall’associazione “Un ricordo per la pace” promotrice
dell’iniziativa in collaborazione con il Comune di Zocca.
Giovanni Carlo Rossi era tra i 650.000 soldati italiani che dopo
l’armistizio dell’8 settembre 1943 dissero NO al nazismo e pagarono sulla
propria pelle la fedeltà alla Patria. Con legge n. 296 del 27 dicembre 2006 la
Repubblica Italiana ha previsto per gli ex deportati (ormai rarissimi i
viventi) ed alla loro memoria la concessione della Medaglia d’Onore a titolo di
risarcimento morale per quanto patito in Germania. Catturati dai tedeschi sui
vari fronti vennero deportati nei campi di concentramento ed obbligati al
lavoro coatto; sottoposti a vessazioni morali, a maltrattamenti fisici ed a
forti privazioni alimentari. Migliaia di IMI (Internati Militari Italiani) morirono nei lager e migliaia al
rientro in Italia per le gravi malattie contratte in prigionia.
Era
stato Vasco a raccontare sui social le vicissitudini del padre, deceduto nel
1979. Catturato dai tedeschi all’isola d’Elba il 17 settembre 1943 e deportato
a Dortmund, costretto a lavorare per la Germania nazista. Riuscì a
ricongiungersi con i famigliari solo nell’ottobre 1945.
Vasco:
il nome scelto dal padre “Carlino” per l’unico figlio in segno di gratitudine
per il compagno di prigionia che gli aveva salvato la vita in Germania durante
“il bombardamento finale”.
Una
storia che non è sfuggita all’Associazione “Un ricordo per la pace” di Aprilia
impegnata da anni nel progetto “MEMORIA
AGLI IMI 1943-1945”. A luglio 2019 la presidente dell’associazione Elisa
Bonacini aveva scritto una lettera pubblica a Vasco per invitarlo a richiedere
la medaglia in memoria del padre. Il messaggio pubblicato da alcune testate
giornalistiche è stato accolto
positivamente dal cantante che domenica 28 luglio ha pubblicato in Instagram
alcune storie dedicate al papà prigioniero in Germania con l’esplicito
riferimento alla Medaglia d’Onore ed al alcuni stralci lettera
dell’Associazione “Un ricordo per la pace”.
Elisa Bonacini presidente di “Un
ricordo per la pace”: “Una storia quella del padre di Vasco che non potevamo
ignorare. La lettera che abbiamo inviato ai giornali il 19 luglio dell’anno
scorso ha avuto grande riscontro
mediatico: il messaggio pubblicato da alcune testate giornalistiche tra cui il
“Resto del Carlino” di Modena è pervenuto a Vasco in vacanza a Zocca. Avevamo
scritto: “Caro Vasco, seppur inconsapevolmente, sei il più celebre dei
testimonial per accendere i riflettori sulla storia degli IMI. Troppi anni di
oblio. Chi meglio di te può farlo?”. E Vasco lo ha fatto. Siamo stati
piacevolmente sorpresi dalla risposta in Instagram pochi giorni dopo, domenica
28 luglio, il giorno del compleanno del padre. Vasco ha pubblicato due storie
dedicate al papà prigioniero in Germania e alcuni stralci della nostra lettera.
Successivamente siamo stati contattati da una collaboratrice del cantante e ci
siamo subito attivati per la richiesta dell’onorificenza, in collaborazione con
il Comune di Zocca. E l’esito non poteva essere che positivo.
Tanto
lavoro in questi mesi: grazie alla risposta di Vasco ed alla diffusione della
notizia decine e decine di figli e nipoti di Imi, tra cui molti suoi fan, ci
hanno contattato per avere informazioni sulla Medaglia d’Onore ed essere
seguiti nell’iter. Moltissimi tra loro stanno per ricevere l’onorificenza già
il prossimo 27 gennaio, Giornata della Memoria. Tra le telefonate pervenuteci
alcune segnalazioni sono state di stimolo ad ulteriori ricerche sul percorso
militare e di prigionia di Giovanni Carlo Rossi. In particolare stiamo cercando
di identificare il militare di nome “Vasco” che gli salvò la vita in
Germania.
Esprimo
a nome della mia associazione le più fervide congratulazioni alla sig.ra
Novella e alla famiglia Rossi. Spero di poter incontrare presto Vasco nella sua
Zocca o magari all’inaugurazione del “Museo per la pace”, un progetto cui la
nostra associazione sta lavorando da molti anni qui ad Aprilia ove nel 1944 si
sono tenuti tra i più cruenti combattimenti della seconda guerra mondiale per
la liberazione di Roma. È nostra intenzione riservare una sezione della mostra
agli Internati Militari Italiani. Se Vasco acconsentirà, saremmo felici di
poterla intitolare al padre Giovanni Carlo in rappresentanza di tutti gli IMI
1943-1945. Ci sono valori che è necessario trasmettere alle giovani
generazioni! Vasco, non dire no! ”
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