2 giugno 75°
anniversario della Repubblica Italiana
Medaglie d’Onore agli
IMI
Associazione “Un
ricordo per la pace” : “Nel loro sacrificio una parte della nostra libertà”
Il 2 giugno a Pisa la
consegna della medaglia a Pilade Farnesi, padre dell’attore Roberto Farnesi
pratica curata da “Un
ricordo per la pace”
2 giugno Festa della Repubblica.
Nelle Prefetture di molte città italiane verranno consegnate le medaglie
d'onore ai familiari dei deportati civili e militari nei lager nazisti durante
la seconda guerra mondiale. Tra loro gli IMI, acronimo di Internati Militari
Italiani: i soldati italiani che per fedeltà alla Patria dissero NO al
nazifascismo e preferirono la prigionia e gli stenti vissuti sulla propria
pelle nei lager. Costretti a lavoro coatto per l’economia di guerra della
Germania, tra i 650.000 soldati deportati circa un 10% non sopravvissero e in
numero non quantificabile morirono negli anni a seguire, molti solo nei giorni
successivi alla liberazione, a causa delle gravi malattie contratte in
prigionia, prima tra tutte la tubercolosi.
L’associazione “Un ricordo per la
pace” con sede ad Aprilia (Latina) è attiva da oltre 10 anni nel progetto ”MEMORIA AGLI IMI” in
collaborazione con “ANRP” Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento
e dalla Guerra di Liberazione. L’associazione assiste gratuitamente gli aventi
diritto nelle richieste dell’onorificenza conferita con Decreto del Presidente
della Repubblica agli ex deportati militari e civili a titolo di risarcimento
morale per la fedeltà alla Patria dopo l’armistizio dell’Italia l’8 settembre
1943.
Nella finalità di divulgare
l’argomento IMI nel 2019 “Un ricordo per la pace” aveva rivolto un appello
pubblico a Vasco
Rossi, Francesco Guccini e Albano Carrisi, tutti figli di deportati militari in
Germania, segnalando la possibilità di accedere all’onorificenza tramite
l’assistenza gratuita dell’associazione.
Vasco Rossi tramite la sua assistente storica Tania Sachs accettò subito
l’invito per il padre Giovanni Carlo Rossi e la medaglia venne consegnata alla
vedova Novella Corsi il 27 gennaio 2020 presso la Prefettura di Modena. Una
grande emozione per la rockstar che impegnata per motivi lavorativi negli Stati
Uniti pubblicò nella stessa serata un commosso video-messaggio da Los Angeles.
Anche Teresa Guccini, figlia del cantautore Francesco,
successivamente all’appello si mobilitò personalmente nella richiesta
dell’onorificenza per il nonno Ferruccio, ritirata presso la Prefettura di
Bologna il 27 gennaio di quest’anno, nel rispetto delle normative anti covid
19.
“ Da Albano ad oggi nessun riscontro - riferisce la presidente di “Un
ricordo per la pace” Elisa Bonacini - ma siamo fiduciosi che il nostro invito, pubblicato
da alcune testate online e di cui tramite PEC abbiamo cercato di rendere
partecipe anche il Sindaco di Cellino San Marco avrà prima o poi l’esito sperato, essendo noto
l’affetto che lega Albano al padre Carmelo, legami fortissimi che vanno oltre
la morte.”.
Tra le innumerevoli assistenze ad eredi di IMI di tutta Italia,
ultimo nominativo legato a personaggi
famosi quello del padre dell’attore Roberto Farnesi, il Generale dei
Bersaglieri Pilade Farnesi, internato militare in Polonia. Il 2 giugno presso
la Prefettura di Pisa la famiglia Farnesi composta da Roberto, mamma Mariangela
e le tre sorelle Elisabetta, Laura e Cristina riceveranno l’onorificenza alla
memoria del padre deceduto nel dicembre 1993.
Immediata era stata la risposta dell’attore all’appello
dell’associazione pubblicato da “Il Tirreno” di Pisa il 25 febbraio scorso.
Pilade Farnesi era nato il 3 luglio 1914 a Pisa: per lui un duro vissuto di
guerra e prigionia. La Campagna d’Africa e dopo l’armistizio dell’Italia la
cattura a Reggio Emilia e la deportazione nei lager nazisti. Destinazione
Polonia: prima l’internamento nello Stalag 367 a Tschenstochau (Częstochowa);
nell'agosto 1944 il trasferimento nello Stalag XX-A pressoThorn / Toruń.
“Non conoscevo questa onorificenza – aveva commentato l’iniziativa
il figlio, l’attore Roberto Farnesi – Io e le mie sorelle siamo molto felici ed
ancor più nostra mamma Mariangela. Ringrazio l’associazione per l’impegno e
spero di poter fare una visita ad Aprilia appena possibile, magari verso
l’autunno quando l’emergenza covid sarà, speriamo, solo un lontano bruttissimo ricordo”.
Riguardo il padre, l’attore aveva detto: “Papà è mancato che ero
ancora un ragazzo, ricordo però che in casa di quel periodo travagliato ne ha
parlato pochissimo. Mi ha avuto a 56 anni, andò in pensione presto ed ho avuto
il piacere di trascorrere l’adolescenza con lui, di godermelo, insomma. Amava i
film western di Sergio Leone che guardavamo insieme; mi ha trasmesso l’amore
per il cinema e per il disegno. Quello che più ricordo di lui è il suo essere
persona serena ed equilibrata, niente faceva trapelare le sofferenze passate
nei lager nazisti. Ne sono molto orgoglioso, vorrei essere come lui”.
Nella ricorrenza della Festa della Repubblica, Elisa Bonacini: “Ho
conosciuto molti figli di IMI deceduti a causa della deportazione ed a loro, in
rappresentanza dell’ associazione, rivolgo il più forte abbraccio. Siamo felici
di contribuire con il progetto MEMORIA AGLI IMI a render loro il riconoscimento della Medaglia d'Onore,
l'onorificenza che il Governo italiano conferisce agli IMI a titolo di risarcimento
morale per la fedeltà alla Patria.
In questi giorni stanno arrivando
moltissimi messaggi di ringraziamenti da coloro che abbiamo assistito nelle
pratiche di richiesta dell'onorificenza per i padri, spesso per i nonni. Cosa
che ci fa immenso piacere perché la Memoria è un valore che deve
necessariamente essere trasmesso alle giovani generazioni. Il nostro è un
lavoro che ci impegna molto e che svolgiamo gratuitamente nel rispetto e nella
stima profonda verso queste persone che ci hanno preceduto che sicuramente non
erano eroi e neppure avrebbero voluto esserlo, ma che sulla base di grandi
valori morali ci hanno donato una parte della nostra libertà. Grazie a tutti
loro! W gli IMI! W la libertà! W la Repubblica! W L'Italia!”
Nessun commento:
Posta un commento