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lunedì 20 giugno 2022

Compendio 1945. III Fronte. Internamento. Il Rimpatrio II Parte

 Progetto 

 Dizionario Minimo della Guerra di Liberazione

Per accelerare le operazioni di smistamento il reduce dall’internamento venne solo sottoposto alla profilassi igienico-sanitaria, ad una rapida operazione di censimento matricolare  e fornito di un anticipo di denaro per il viaggio e di un documento-scheda che gli consentiva di ottenere dal distretto di residenza la liquidazione degli assegni maturati durante l’internamento e la concessione di una licenza straordinaria in attesa di un eventuale reimpiego; la permanenza del reduce nel Centro alloggio venne così ridotta al minimo indispensabile. Nei riguardi della organizzazione del Nord occorre anche precisare che personale della M.M.I.A.  nel non voler concedere apposito personale militare per l’organizzazione dei Centri alloggio, oltre le 115 unità precedentemente concesse:

-        Il personale tecnico dirigente del Ministero della Guerra sia dei centri che della Delegazione dell’Ufficio in Milano dovette essere tratto dalle115 unità disponibili;

-        Il personale di inquadramento e di sorveglianza dei campi venne attinto dai Gruppi di Combattimento Friuli, Mantova, Legnano, Piceno da qualche reparto delle Divisioni Territoriali e dal Personale del CO.Mi.PR.I. - Comando Militare Profughi Italiani.

Nel periodo di maggio – settembre 1945 l’afflusso degli internati ebbe la seguente consistenza:

. Dalla Germania e dalla Svizzera, circa 404500 reduci;

. Dalla Francia meridionale, per lo più cooperatori) 13.700 reduci;  

. Dalla Francia, ex appartenenti alla 4a Armata, 7100 reduci.

In totale le strutture di accoglienza in Alta Italia accolsero circa 425.500 reduci.

 

In parallelo all’organizzazione dei Centri alloggio, venne predisposta nell’Italia Settentrionale e centrale una vasta organizzazione ospedaliera la quale attraverso non lievi e non poche difficoltà, raggiunse la capacità complessiva di circa 25.000 posti. Tale organizzazione rispose, e con ampio margine, ai suoi fini quando le condizioni sanitarie degli internati risultarono migliori del previsto, essenzialmente perché essi prima di rimpatriare sostarono un periodo di tempo più o meno lungo nei campi di smistamento stabiliti dagli anglo-americani in territorio tedesco, dove il trattamento alimentare e sanitario fu ottimo sotto tutti i riguardi” [1]



[1] Relazione, Periodo Ottobre-Settembre 1945


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